La professoressa di Lingua tedesca e Lingue, letterature e culture germaniche diventa la massima autorità della più grande università pubblica milanese: è la prima volta dopo 100 anni di storia al maschile.
Dal 1° ottobre 2024 Marina Brambilla diventa la nuova rettrice dell’Università Statale di Milano. È una svolta storica dalla fondazione dell’ateneo nel 1923: Brambilla è la prima rettrice donna dell’UniMi. La professoressa di Linguistica tedesca, nata a Milano nel 1974, guiderà la più grande università pubblica del capoluogo lombardo nell’anno del centenario e fino al 30 settembre 2030. Al ballottaggio ha ricevuto 1.651 preferenze contro i 644 voti per il professor Luca Solari.
Marina Brambilla rettore alla Statale
Laureata in Lingua e letterature straniere alla Iulm, Marina Brambilla ha un Dottorato di ricerca in Lingua e letteratura tedesca all’Università di Pavia e lavora alla Statale dal 2003. Dal 2012 al 2014 è stata delegata del rettore per l’Erasmus, dal 2014 al 2018 per l’orientamento e il placement. Dal 2018 è prorettrice alla programmazione e all’organizzazione dei servizi per la didattica, gli studenti e il personale.
Attualmente Brambilla presiede il Cosp (Centro per l’orientamento allo studio e alle professioni), il CTU (Centro per l’innovazione didattica e le tecnologie multimediali), il Centro linguistico d’ateneo – SLAM e l’Osservatorio per il diritto allo studio, che ha contribuito a creare. Inoltre, rappresenta l’UniMi presso i consorzi CISIA e Almalaurea ed è referente della rete PNRR Orientamento e delegata del CRUL (il Comitato dei rettori delle università lombarde) per l’orientamento.
Commissario per l’abilitazione scientifica nazionale e valutatrice di numerose ricerche, Marina Brambilla è leader del progetto Spoke 1 dell’ecosistema dell’innovazione MUSA, il bando per attuare gli obiettivi di rigenerazione urbana. Il programma punta alla salvaguardia e alla valorizzazione delle potenzialità dell’ambiente naturale nel contesto cittadino, dalla biodiversità alle fonti energetiche rinnovabili, dal monitoraggio al coinvolgimento dei cittadini nella mobilità sostenibile.
Nell’offerta didattica della Statale, Brambilla è ordinaria al Dipartimento di Lingue, letterature, culture e mediazioni. Insegna Lingua e traduzione – Lingua tedesca (settore LIN/14) e Lingue, letterature e culture germaniche (settore 10/M1) presso i corsi di laurea in Mediazione linguistica e culturale e Lingue e culture per la comunicazione e la cooperazione internazionale. I suoi interessi di ricerca sono la linguistica conversazionale e la sociolinguistica, i linguaggi settoriali e specialistici, la linguistica cognitiva e la traduttologia.
Marina Brambilla, chi è rettrice in Italia?
Brambilla non è la prima rettrice nel panorama universitario italiano. Il rapporto Anvur 2023 di Analisi di genere, curato dall’agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, conta 12 rettrici. Oltre a Brambilla, ci sono Manuela Ceretta all’Università della Valle d’Aosta, Giovanna Iannantuoni alla Bicocca, Paola Inverardi al Gran Sasso Science Institute dell’Aquila, Tiziana Lippiello alla Ca’ Foscari di Venezia, Daniela Mapelli all’Università di Padova, Sabina Nuti alla Superiore Sant’Anna di Pisa, Alessandra Petrucci all’Università di Firenze, Antonella Polimeni alla Sapienza di Roma, Laura Ramaciotti all’Università di Ferrara, Mariagrazia Russo all’UNINT di Roma, Donatella Sciuto al Politecnico di Milano e Giovanna Spatari all’Università di Messina.
Gli obiettivi dichiarati di Marina Brambilla alla Statale, al 276° posto nella classifica QS 2024 delle migliori università del mondo, sono valorizzare la ricerca scientifica, rafforzare i rapporti con il Sistema sanitario nazionale e i poli di ricerca scientifici, creare nuove infrastrutture e consolidare i poli di medicina con il territorio. In aggiunta, la neo-rettrice intende rendere Campus Mind e Città Studi centri del sapere di riferimento per le scienze sociali, umane e scientifiche e porre particolare attenzione alla componente studentesca sia sotto il profilo dell’offerta formativa che dei servizi.
“Ci sono voluti 100 anni, ma ce l’abbiamo fatta – ha dichiarato Brambilla nel suo primo discorso dopo la proclamazione –. Penso alle studentesse, alle colleghe, alle ricercatrici, alle donne del personale che in questi anni hanno preparato la strada con impegno e passione perché oggi anche la Statale sia in grado di riconoscere il contributo delle donne nell’organizzazione del nostro ateneo”.
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ultimo aggiornamento: 20 Aprile 2024 9:19